Essere o Avere? La Guida Completa
In questo articolo affrontiamo uno degli argomenti che più vi fa venire il mal di testa: quando usare l'ausiliare ESSERE e quando usare AVERE? Lo so, lo so... ogni volta che dovete formare un tempo composto vi viene il panico! "Ma si dice ho andato o sono andato?" "È ho piaciuto o sono piaciuto?" Tranquilli! Vi spiego tutto con regole chiarissime e trucchi infallibili. E alla fine di questo articolo, non avrete più dubbi! Promesso!
Tempi Composti: Come scegliere l'ausiliare giusto?
Quando Usare "ESSERE"?
L'ausiliare ESSERE si utilizza in diversi casi specifici che è importante conoscere e riconoscere. La caratteristica principale dei verbi che richiedono "essere" è che il participio passato deve concordare in genere e numero con il soggetto.
1) Verbi di Movimento (Spostamento da un Luogo all'Altro)
I verbi di movimento che indicano uno spostamento da un posto all'altro o un cambiamento di posizione richiedono sempre l'ausiliare ESSERE. Questi verbi esprimono l'azione di muoversi, spostarsi o cambiare la propria collocazione nello spazio.
Verbi principali: andare, venire, tornare, partire, uscire, entrare, cadere, fuggire, arrivare, salire, scendere, rientrare
RICORDA: Con l'ausiliare "essere", devi concordare il participio passato in genere e numero con il soggetto.
Esempi pratici:
Io sono andata al supermercato (soggetto femminile singolare)
Paolo è tornato dal suo viaggio ieri (soggetto maschile singolare)
Noi siamo partiti per Parigi un anno fa (soggetto maschile plurale o misto)
Le tue sorelle sono venute a casa mia ieri (soggetto femminile plurale)
Maria e Luca sono usciti insieme stasera (gruppo misto: si usa il maschile plurale)
Il treno è arrivato in ritardo stamattina
Sono salita al terzo piano a piedi
ATTENZIONE: Eccezioni con "AVERE"
Alcuni verbi che indicano movimento, ma senza specificare la destinazione o il punto di arrivo, utilizzano invece l'ausiliare AVERE:
Verbi con AVERE: ballare, camminare, nuotare, correre, viaggiare, passeggiare
Perché usano AVERE? Perché questi verbi descrivono un'azione continuativa senza indicare uno spostamento specifico da un punto A a un punto B.
Esempi:
Ho camminato per due ore (movimento generico, nessuna destinazione specifica)
Abbiamo ballato tutta la notte
Ho nuotato in piscina
Hanno corso per mantenersi in forma
NOTA BENE: Anche CADERE richiede sempre l'ausiliare "essere" perché indica un cambiamento di posizione: Sono caduto dalle scale.
2) Verbi di Permanenza (Stare in un Luogo o in una Condizione)
I verbi di permanenza indicano il fatto di rimanere in un certo luogo o di mantenere una determinata condizione per un periodo di tempo. Esprimono staticità piuttosto che movimento.
Verbi principali: stare, restare, rimanere, durare
Esempi pratici:
Ieri sono rimasta a casa tutto il giorno perché dovevo lavorare (permanenza in un luogo)
Luca è stato fermo tutto il tempo perché aveva paura (permanenza in una condizione)
Loro sono rimasti dentro perché stava diluviando
Il film è durato troppo (durata temporale)
Siamo stati in silenzio per rispetto
Le ragazze sono rimaste sole tutto il weekend
Questi verbi esprimono la continuità di uno stato o di una posizione, senza implicare movimento o cambiamento attivo.
3) Verbi che Esprimono Cambiamenti di Stato
Questa categoria include tutti i verbi che indicano una trasformazione, un cambiamento fisico o psicologico, o l'inizio/fine di uno stato. Sono verbi che descrivono come qualcosa o qualcuno diventa diverso da come era prima.
Verbi principali: nascere, morire, crescere, diventare, invecchiare, dimagrire, ingrassare, impazzire, arrossire, guarire, ammalarsi, migliorare, peggiorare, cambiare, scomparire, apparire
Esempi pratici con spiegazione:
Sono nata nel 1996 (inizio dell'esistenza)
Luca è diventato famoso grazie a quel video (cambiamento di condizione sociale)