Un viaggio verso le profondità più oscure della mente criminale, in compagnia delle voci di Michele D’Innella e di Giacomo Giaquinto, che ogni settimana provera...
Fabrizio De André - Quella volta che Faber fu rapito dall’Anonima Sarda
Fabrizio De André, poeta e cantautore genovese, è una delle voci più iconiche della musica italiana, celebre per i suoi testi profondi e la capacità di dar voce agli ultimi. Nel 1979, mentre viveva con la compagna Dori Ghezzi nella sua amata Sardegna, fu protagonista di uno degli eventi più drammatici della sua vita. In una notte di fine agosto, infatti, la coppia viene rapita e condotta tra le montagne, dando inizio a una prigionia di 117 giorni. Un sequestro che sconvolge l’opinione pubblica e si intreccia con le difficoltà di una Sardegna segnata dall’anonima sequestri. Tra trattative, riscatti e un legame umano inaspettato con i loro carcerieri, la storia di De André diventa il simbolo di un’epoca buia. Ma cosa ha significato per il cantautore questa esperienza? E come è riuscito a trasformarla in arte, dando vita alla struggente “Hotel Supramonte”? Ne parliamo assieme a Giacomo Giaquinto: narratore, fumettista e autore di romanzi. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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Antonio De Marco e il duplice omicidio di Lecce - Uccisi perché “troppo felici”
Lecce, 22 settembre 2020 – Una serata di fine estate nella città salentina del Barocco si trasforma in un incubo che scuote l'intera comunità. In un appartamento nel cuore del centro storico, Eleonora Manta e Daniele De Santis, giovani e pieni di sogni, vengono brutalmente assassinati. Un crimine che lascia senza fiato per la sua efferatezza e per il legame inquietante con l’assassino, Antonio De Marco, un ex coinquilino della coppia. Dietro quel gesto folle si cela una mente calcolatrice, capace di pianificare ogni dettaglio con precisione chirurgica, lasciando un’intera nazione a interrogarsi sulle motivazioni di un simile atto. Si tratta di una semplice vendetta o c’è qualcosa di più profondo? Proviamo a scoprirlo insieme ad Eleonora Quarchioni, web editor, detentrice di un master in Media e Intrattenimento all’Università Luiss di Roma, ma soprattutto podcaster e autrice della serie “Italia Nera”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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1:19:43
La scomparsa di Mario Bozzoli - L’imprenditore cremato nella sua stessa fonderia
Marcheno, 8 ottobre 2015 - Una piccola comunità nel cuore della Val Trompia viene sconvolta dalla misteriosa scomparsa di Mario Bozzoli, imprenditore di successo e proprietario di una nota fonderia di famiglia. È proprio nell’ambiente della sua fonderia che si consumano gli ultimi attimi della sua vita documentati, ma ciò che accade dopo rimane avvolto nel mistero. Tra operai che forniscono versioni discordanti, dissapori in famiglia, e macchinari industriali che potrebbero celare indizi decisivi, il caso si trasforma rapidamente in uno dei gialli più intricati e inquietanti della cronaca italiana. Gli inquirenti scavano a fondo, ma emergono più domande che risposte: dov’è finito Mario Bozzoli? E quale ruolo giocano in questa vicenda rivalità, tensioni familiari e un silenzio che sembra avvolgere tutto? Proviamo a scoprirlo insieme a Serena Garofano ed Anna Candelora: criminologhe, detentrici di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrici per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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1:12:54
Il duplice delitto dei fidanzatini di Giarre - Tra omofobia e crimini d’odio
Giarre, 31 ottobre 1980 - Due corpi senza vita vengono ritrovati in un agrumeto alla periferia del paese siciliano. Sono quelli di Giorgio Agatino Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola, 15 anni, scomparsi da due settimane. Entrambi colpiti da un’arma da fuoco alla testa. In paese, i due giovani erano noti come “gli ziti”, i fidanzati, e la loro relazione non era un segreto. Le indagini iniziali, rapide e superficiali, suggerirono un omicidio-suicidio, ma ben presto emerse la verità di un delitto premeditato. Un ragazzo di 13 anni si autoaccusò, dichiarando che i due fidanzati gli avevano chiesto di ucciderli, ma l'inchiesta si concluse senza un vero colpevole, con il minore non imputabile del reato. Tuttavia, nel corso degli anni, le ricostruzioni giornalistiche e le nuove indagini hanno sollevato dubbi, suggerendo che dietro questo delitto si nascondesse un movente ben più complesso, legato alla discriminazione omofoba e al concetto di "onore" che permeava la mentalità dell'epoca. Ma chi è il vero responsabile di questo terribile delitto? Proviamo a scoprirlo insieme ad Elena Pepponi: linguista, assegnista di ricerca all’Università di Cagliari e autrice del libro “Parole Arcobaleno”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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1:32:26
Il rapimento del piccolo Tommy Onofri - Il caso che tenne l’Italia col fiato sospeso
Parma, 2 marzo 2006 – Nella tranquillità di una cascina alla periferia della città, una famiglia viene sconvolta da un crimine che lascerà l’Italia intera senza fiato. Due individui mascherati si introducono nella casa degli Onofri, immobilizzano i presenti e rapiscono il piccolo Tommaso, di soli 17 mesi. Quello che sembrava un sequestro a scopo estorsivo si trasforma rapidamente in un caso dai contorni inquietanti: nessuna richiesta di riscatto, nessun piano logico apparente, solo ferocia e caos. A distanza di poche settimane, il corpo del bambino viene ritrovato, ma le indagini lasciano aperti numerosi interrogativi. Qual era il reale movente dietro il rapimento? E perché alcuni dettagli cruciali sembrano essere stati trascurati?Proviamo a scoprirlo assieme a Francesco Volpe: esperto di cronaca nera e autore del podcast “Rosso di Sera”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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