Il caso Denis Bergamini - Il mistero irrisolto dietro la morte del calciatore del Cosenza
Roseto Capo Spulico, 18 novembre 1989 – In una serata dell’autunno calabrese, lungo la statale 106, viene ritrovato il corpo senza vita di Denis Bergamini, centrocampista del Cosenza e promessa del calcio italiano. La versione ufficiale parla di suicidio: Denis si sarebbe infatti gettato sotto un camion in corsa. Fin dall’inizio, però, molti dettagli non tornano. Il suo corpo non presenta le ferite tipiche di un investimento, i vestiti e gli oggetti personali risultano quasi intatti, e la testimonianza della fidanzata che era con lui solleva più domande che risposte. Dopo anni di battaglie da parte della famiglia e dei tifosi, nuove indagini e una riesumazione del cadavere hanno ribaltato quella ricostruzione, portando in aula l’accusa di omicidio volontario contro l’ex compagna. 35 anni dopo, restano ancora aperti numerosi interrogativi: cosa accadde davvero quella sera sulla Statale Jonica? E chi è stato davvero a tradire la fiducia di Denis? Proviamo a scoprirlo insieme a Francesco Paolo Esposito: professore di criminologia forense, perito legale, ma anche podcaster. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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Gli aggiornamenti sul delitto di Garlasco - La procura indaga Andrea Sempio
A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso Garlasco torna sotto i riflettori. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi, nuove perizie, tecnologie avanzate e dettagli riemersi dall’archivio investigativo hanno portato la Procura di Pavia a indagare un altro nome: Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. A far discutere sono soprattutto la famosa “impronta 33”, potenzialmente compatibile con la sua mano, e alcuni frammenti di DNA rinvenuti sotto le unghie di Chiara, già al centro di polemiche anni fa. Ma cosa c’è di concreto in queste nuove piste? E quanto ha pesato l’esposizione mediatica del caso, tra dichiarazioni del Ministro della Giustizia, campagne social e incursioni shock di Fabrizio Corona? Proviamo a scoprirlo insieme a Luca Pallavidino: esperto di cronaca nera, nonchè speaker e co-fondatore di Dpen Podcast.Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link:https://www.patreon.com/posts/unplugged-85-e-136040212?utm_medium=clipboard_copy&utm_source=copyLink&utm_campaign=postshare_creator&utm_content=join_link
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Stanley Kubrick ed il finto allunaggio - Teoria del complotto o verità?
Nel luglio 1969 l’umanità raggiunge uno dei suoi traguardi più straordinari: l’allunaggio della missione Apollo 11. Ma a partire dagli anni ’70, una teoria complottista inizia a prendere piede: e se lo sbarco fosse stato una messinscena? Secondo alcuni, le iconiche immagini trasmesse dalla NASA sarebbero state girate in uno studio segreto dal regista Stanley Kubrick, autore dell’acclamato “2001: Odissea nello Spazio”, un cineasta geniale e perfezionista, che con la sua filmografia ha cambiato per sempre il modo di intendere il cinema, senza mai davvero smettere di far discutere. L’ipotesi, alimentata da coincidenze visive, riferimenti simbolici e ambiguità narrative, si è diffusa per decenni, insinuandosi nella cultura pop e attirando schiere di sostenitori. Ma da dove nasce davvero questa teoria? Quali sono i presunti indizi nascosti nei film di Kubrick? E cosa dicono la scienza (ed il buon senso) per confutarla? Ne parliamo assieme a Giacomo Giaquinto: narratore, fumettista e autore di romanzi. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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Moana Pozzi - Il mistero dietro la morte della diva che rivoluzionò l'hard in Italia
Nata a Genova nel 1961, Moana Pozzi è stata una delle figure più controverse e affascinanti dello spettacolo italiano. Dietro l’immagine della pornostar sicura di sé e della diva televisiva, si celava una donna determinata, colta e capace di trasformare il proprio corpo in simbolo di libertà e provocazione. Negli anni Ottanta e Novanta, mentre l’Italia si confrontava con un clima sociale conservatore, Moana infranse i tabù, approdando persino alla politica con il Partito dell’Amore. Nel 1994, la sua morte improvvisa a soli 33 anni, ufficialmente per un cancro al fegato, alimentò una scia di teorie alternative: chi sosteneva fosse morta di AIDS, chi parlava di un’esistenza segreta all’estero, chi di un complotto dei servizi segreti. Un mistero che, a distanza di trent’anni, continua ad alimentare fascino e interrogativi. Ma chi era davvero Moana Pozzi? E perché la sua figura resta così potente nell’immaginario collettivo italiano? Proviamo a scoprirlo insieme a Morena Rossi, copywriter, creative producer presso il gruppo Orange Media, ma soprattutto podcaster e autrice della serie “Icone”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
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Il caso Gloria Rosboch - L’insegnante sedotta e poi uccisa dal suo ex alunno
Castellamonte, gennaio 2016 – Gloria Rosboch, un’insegnante di 49 anni originaria della provincia di Torino, sparisce improvvisamente nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Inizia così un’indagine che porterà alla luce una storia di manipolazione, bugie e inganno affettivo. Dietro la scomparsa di Gloria si cela un tale Gabriele Defilippi, un suo ex allievo, che l’aveva convinta a consegnargli i risparmi di una vita con la promessa di un nuovo inizio insieme in Costa Azzurra. Ma il sogno si rivela presto un incubo. Quando il corpo di Gloria viene ritrovato in una cisterna abbandonata e iniziano gli arresti, emergono dettagli inquietanti: la complicità di un amico maturo, il possibile coinvolgimento della madre di Gabriele e un delitto premeditato in ogni dettaglio. Ma chi era davvero Gabriele Defilippi? E come ha potuto un giovane manipolare più persone e orchestrare un crimine così spietato ai danni di una donna che si fidava di lui? Proviamo a scoprirlo insieme a Serena Garofano ed Anna Candelora: criminologhe, detentrici di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrici per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
Un viaggio verso le profondità più oscure della mente criminale, in compagnia delle voci di Michele D’Innella e di Giacomo Giaquinto, che ogni settimana proveranno a far luce sui misteri irrisolti della cronaca nera moderna. Iscriviti al canale Telegram per non perderti nessuno degli approfondimenti e delle novità in anteprima sulle prossime puntate: https://t.me/LucePodcast