Musica maestro del giorno 08/12/2019: Una storia dell'opera all'insegna della libertà interpretativa
A distanza di tre mesi dall'intervista con il musicologo Carlo Vitali, che era stato molto critico nei confronti di quei registi che arrivano a stravolgere o censurare l'opera in nome del politicamente corretto o della provocazione gratuita, torniamo ad occuparci dell'argomento con un'altra musicologa, Roberta Pedrotti, direttore responsabile del sito , uno dei punti di riferimento per gli appassionati di lirica. Nel suo libro "Storia dell'opera lirica. Un immenso orizzonte. Dalle origini ai nostri giorni" (Odoya), la Pedrotti offre un punto di vista completamente diverso sulle riletture giudicate poco rispettose dell'opera originale. Essendo un'arte performativa, l'opera vive nella sua rappresentazione, è un'identità che si rinnova di volta in volta - spiega la Pedrotti. Non esiste quindi una versione di riferimento, dato che nessuna interpretazione può essere uguale all'altra. La filologia non è un dogma che ingabbia l'interpretazione, ma uno strumento in divenire. E proprio per la sua complessità e per la sua versatilità, l'opera è un genere musicale che ha ancora davanti a sé un immenso orizzonte - conclude Roberta Pedrotti. I brani che ascoltiamo in questa puntata sono l'aria ‘Ah, sì, voliamo al tempio' dallo "Stiffelio" di Verdi, interpretata da Luciano Ganci nell'allestimento di Graham Vick andato in scena al Teatro Regio di Parma nel 2017 e l'aria ‘Tout change et grandit en ces lieux', dal "Guillaume Tell" di Rossini, interpretato dall'Ambrosia Opera Choir con la Royal Philharmonic Orchestra, diretti nel 1973 da Lamberto Gardelli (cd Warner Classics).
Musica maestro del giorno 01/12/2019: Pereira saluta la Scala con la Tosca di Puccini nella sua versione originale
Con la Tosca che il prossimo 7 dicembre aprirà la nuova stagione della Scala, Riccardo Chailly porta avanti il suo progetto di rilettura critica delle opere di Puccini. Tra le novità di questa edizione c'è la riproposta di alcuni passaggi presenti nella prima esecuzione, avvenuta di Roma, il 14 gennaio del 1900, ma eliminati dallo stesso Puccini già al debutto alla Scala, il 7 marzo di quell'anno, e mai più riproposti. Dirigere la Scala è stata una grande sfida – commenta Alexander Pereira, sovrintendente uscente, tracciando un bilancio dei sei anni alla guida del teatro milanese - ho avuto dei momenti meravigliosi e sono pieno di gratitudine per avere avuto la possibilità di dirigere questo teatro. I brani della Tosca che ascoltiamo in questa puntata sono "Vissi d'arte", interpretata da Maria Callas nel 1953, con l'orchestra della Scala diretta da Victor de Sabata e "Te deum", interpretato da Bryn Terfel nel 2011 con la Royal Opera Orchestra diretta da Antonio Pappano.
Musica maestro del giorno 24/11/2019: Beatrice Rana dipinge sulla tastiera le emozioni dei quadri sonori di Ravel e Stravinsky
Per me, realizzare un album è come fare l'istantanea di un particolare momento della mia vita, è la testimonianza di una fase del mio percorso artistico - spiega Beatrice Rana, giovane talento italiano di fama mondiale. Originaria della provincia di Lecce ma romana di adozione, Beatrice ha iniziato a suonare il piano a quattro anni e a nove ha debuttato con l'orchestra. Nonostante la giovane età (oggi ha 26 anni), Beatrice Rana ha già vinto numerosi concorsi internazionali, è stata eletta , presenta musiche di Ravel e Stravinsky. È un album dedicato al decennio che ha preceduto la prima guerra mondiale, un periodo di grande fermento creativo, qui rappresentato da due compositori che, pur nella loro diversità, erano accomunati da una grande capacità di evocare immagini con i suoni - commenta Beatrice. I brani che ascoltiamo in questa puntata sono ‘Une barque sur l'océan' dai "Miroirs" di Ravel e la ‘Danse infernale' da "L'oiseau de feu" di Stravinsky.
Musica maestro del giorno 17/11/2019: Uno sguardo privato sulla vita e le opere di Giacomo Puccini
L'epistolario di Giacomo Puccini è una lettura piacevole e divertente, che contiene molte informazioni sia sulla sua personalità sia sulle varie fasi di lavorazione delle sue opere - spiega Gabriella Biagi Ravenni, presidente del ). Il volume contiene 863 lettere, 296 delle quali pubblicate per la prima volta, e riguarda gli anni dal 1897 al 1901, un periodo durante il quale Puccini completa la Tosca e getta le basi della Madama Butterfly. I brani che ascoltiamo in questa puntata sono ‘Io de' sospiri' da "Tosca", eseguita dall'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Metha e "Scossa elettrica" eseguita dall'Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Riccardo Chailly.
Musica maestro del giorno 10/11/2019: Willaert e la polifonia fiamminga nella Venezia del Cinquecento
Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo Venezia è una delle capitali indiscusse della cultura umanistica, crocevia di culture e religioni, polo di attrazione per artisti e musicisti. Tra le varie comunità che si formano all'interno della Serenissima, c'è anche quella fiamminga, il cui più illustre rappresentante è Adrian Willaert, uno dei compositori più apprezzati del suo tempo. Nel 1527 Willaert viene nominato Maestro di Cappella della Basilica di San Marco, e nel giro di poco tempo chiama a collaborare con lui tutti i compositori fiamminghi che in quel periodo soggiornavano a Venezia - spiega Marco Gemmani, attuale direttore della cappella musicale della Basilica di San Marco. Con la Cappella Marciana e l'ensemble La Pifarescha, Gemmani ha realizzato il cd "Willaert e la scuola fiamminga a San Marco" ( , visitabile fino al 1° marzo al Palazzo Ducale di Venezia. I brani di Willaert che ascoltiamo in questa puntata sono "Quasi unus de paradisi" e "Amor fortuna"